La stampa 3D FDM sta assistendo ad un’adozione sempre più diffusa in campo medico, con numerosi esempi di applicazioni che aiutano i chirurghi a pianificare accuratamente gli interventi. Ora, il potenziale della stampa 3D viene esaminato dagli ospedali che curano i pazienti che lottano per la propria vita.
SCOPRI LA STAMPA 3D NEL SETTORE MEDICO
Il ETZ (Elisabeth TweeSteden Hospital) è uno degli undici ospedali traumatologici nei Paesi Bassi.
Le frequenti e complesse operazioni chirurgiche che ogni giorno vengono affrontate, hanno spinto 3 medici a condurre ricerche sui vantaggi e sull’efficacia della stampanti 3D Ultimaker per facilitare la programmazione degli interventi.. La loro idea è di stampare 3D le fratture ossee scansionate, in modo da fornire a chirurghi e pazienti una chiara comprensione di ogni situazione prima di operare.
PRIMA DI UTILIZZARE LA STAMPA 3D
Per preparare un’operazione, i chirurghi analizzavano le scansioni TAC dei pazienti. Ottenere un’idea esatta di ogni situazione era però difficile, anche per un chirurgo esperto. Le scansioni TAC vengono convertite infatti in una ricostruzione 3D, consentendo ai chirurghi di esaminare virtualmente la situazione sullo schermo di un computer. Sebbene ciò abbia migliorato la facilità di comprensione, , spesso queste ricostruzioni sono prive di un realistico senso di profondità .
STAMPA 3D DI OSSA FRATTURATE
I tre medici  hanno quindi deciso di acquistare una stampante 3D Ultimaker 3 per stampare strutture ossee fratturate, consentendo ai chirurghi di analizzare in modo completo una frattura. Toccando con mano i traumi fornisce un importante valore aggiunto al processo di pianificazione operativa.
Il doppio estrusore di cui è dotata la macchina, permette di utilizzare il PVA, un materiale di supporto completamente solubile in acqua. In questo modo, le geometrie organiche complesse possono essere riprodotte con precisione, includendo tutte le piccole cavità e i dettagli importanti.
CONVERSIONE DEI FILE
Un piccolo problema affrontato nella fase di adozione della stampa 3D era la conversione dei file in formato stl. Le scansioni TAC infatti, forniscono file  DICOM, non importabili nel software di slicing Cura.
Utilizzando la piattaforma per la visualizzazione Philips IntelliSpace Portal, è possibile  esportare direttamente un modello 3D della scansione e convertirlo in stl, pronto per essere importato nel software di slicing Cura, per l’impostazione dei parametri di stampa. Â