Negli ultimi anni, la stampa 3D ha conquistato un posto sempre più rilevante nel settore della moda. La capacità di creare prototipi, accessori e componenti con dettagli estremamente precisi, combinata con la velocità di produzione, rende la stampa 3D uno strumento ideale per le aziende che desiderano innovare e rispondere rapidamente alle tendenze del mercato.
Un esempio concreto di questa rivoluzione è Florenradica, azienda di design situata vicino a Firenze. Specializzata nella realizzazione di prototipi e parti finite per alcune delle più rinomate case di moda del mondo, Florenradica si è affermata come un'azienda all'avanguardia, capace di adattarsi alle sfide moderne della produzione su misura. I loro prodotti spaziano dalle borse ai tacchi, bottoni, accessori per gioielli e molto altro, tutti caratterizzati da una qualità artigianale e da un’attenzione maniacale per i dettagli.
L'evoluzione verso la manifattura digitale
Per Florenradica, l'evoluzione verso la manifattura digitale non è stata solo una scelta dettata dalla necessità di rispondere alle elevate richieste del mercato della moda, ma anche un passo strategico per migliorare la qualità e la precisione dei loro prodotti. Provenendo da una lunga tradizione nella lavorazione del legno, l'azienda si trovava ad affrontare difficoltà nel mantenere lo stesso livello di dettaglio e nella gestione dei volumi richiesti dalla clientela.
La svolta è arrivata con la scoperta della stampa 3D FDM. Questa tecnologia ha permesso a Florenradica di produrre articoli che erano semplicemente impossibili da realizzare con i macchinari CNC tradizionali. L'abilità di produrre geometrie complesse, abbinate alla necessità di stampanti capaci di lavorare in modo affidabile per periodi prolungati, ha portato l'azienda a esplorare varie soluzioni di stampa 3D.
Dopo aver sperimentato con diverse stampanti FFF economiche, che però richiedevano frequente manutenzione e molti aggiustamenti per garantire risultati affidabili, Florenradica ha scelto di investire in una linea di stampanti Ultimaker. L'acquisto iniziale di una Ultimaker 2 ha dato risultati immediati: precisione e affidabilità superiori rispetto ai precedenti modelli provati. Da quel momento, l'azienda ha ampliato la propria produzione con ben 27 Ultimaker 2+, 13 Ultimaker 3 e, più recentemente, 2 Ultimaker S5, tutte disposte in un workfloor organizzato per garantire un flusso continuo di produzione.
La produzione locale e continua con Ultimaker
La possibilità di integrare la stampa 3D nella propria catena produttiva ha rivoluzionato il modo in cui Florenradica crea e sviluppa i suoi prodotti. Ogni articolo è progettato internamente da un team di designer esperti, che utilizzano software CAD per modellare digitalmente i pezzi. Successivamente, i modelli vengono preparati per la stampa con Ultimaker Cura, il software di slicing che permette di ottimizzare ogni fase della lavorazione, dal supporto alle impostazioni di stampa.
Grazie alle certificazioni di sicurezza delle stampanti Ultimaker, che ne consentono un utilizzo professionale non supervisionato, Florenradica ha potuto organizzare una produzione attiva 24 ore su 24. Questo significa che le stampanti possono lavorare ininterrottamente, giorno e notte, garantendo un output costante e senza interruzioni. In un settore come quello della moda, dove i tempi di risposta sono cruciali, la possibilità di avere un flusso continuo di produzione rappresenta un vantaggio competitivo enorme.
Un ulteriore vantaggio è dato dall’integrazione di Cura Connect, che permette di gestire e monitorare più stampanti contemporaneamente da un’unica interfaccia. Ciò facilita l’organizzazione della produzione, l'allocazione dei lavori e la gestione dei tempi di stampa, migliorando l’efficienza complessiva del processo.
Materiali e geometrie complesse: una scelta strategica
La scelta del materiale è un aspetto fondamentale nella progettazione e realizzazione di un prodotto. Ogni componente deve essere pensato non solo per le sue caratteristiche estetiche, ma anche per le sue proprietà tecniche e meccaniche. Nel caso di Florenradica, la lavorazione di oggetti con geometrie complesse ha richiesto l'uso di materiali di supporto per garantire la qualità dei dettagli.
Inizialmente, l'azienda ha sperimentato diversi tipi di plastiche come l'HIPS e il PLA provenienti da vari fornitori, ma i risultati non erano sempre soddisfacenti. Con il tempo, Florenradica ha adottato i materiali Ultimaker, ottenendo prestazioni notevolmente più affidabili. Il PLA di Ultimaker, abbinato al PVA, un materiale di supporto solubile in acqua, ha migliorato notevolmente la fase di post-processing, rendendo la rimozione dei supporti molto più semplice e veloce.
L’azienda utilizza circa 60 kg di PLA al mese, un segno del volume di produzione e dell'affidabilità delle stampanti Ultimaker. Una volta stampato, ogni pezzo viene trattato con cura: i supporti PVA vengono sciolti in acqua tiepida, lasciando una superficie pulita e pronta per le fasi di finitura, che includono la levigatura, l’applicazione di primer e verniciature lucide o opache a seconda delle esigenze del cliente.
Il contributo della stampa 3D alla crescita aziendale
L'introduzione della stampa 3D nel processo produttivo di Florenradica ha avuto un impatto significativo sul volume e la qualità delle loro realizzazioni. Attualmente, il 40% del loro fatturato proviene da articoli stampati in 3D, con il 95% dei componenti finali e il 5% di prototipi realizzati con le stampanti Ultimaker. Questo consente all'azienda di gestire simultaneamente la produzione di decine di prototipi diversi, riducendo i tempi di iterazione e migliorando la flessibilità dei cicli di progettazione.
Con l'acquisto della Ultimaker S5, Florenradica ha fatto un ulteriore passo avanti. Grazie al suo grande volume di stampa, questa stampante permette di produrre oggetti di dimensioni maggiori senza doverli dividere in più parti, come era necessario in precedenza. Questo non solo accelera la produzione, ma migliora anche l'integrità strutturale del pezzo finale, riducendo la necessità di ulteriori fasi di assemblaggio.
Mazzanti conferma l'efficacia del sistema di produzione adottato: "La tecnologia FFF ci ha dato una garanzia sui tempi di produzione dei nostri articoli. Gli ordini sono aumentati notevolmente, tanto che a giugno 2018 abbiamo acquistato la nostra cinquantesima stampante Ultimaker."
Verso una produzione più efficiente e sostenibile
La capacità di produrre localmente, con tempi di risposta rapidi e qualità costante, non è solo una questione di efficienza economica. La stampa 3D ha anche un impatto significativo sulla sostenibilità della produzione. Riducendo la quantità di materiali sprecati e ottimizzando l'uso delle risorse, Florenradica può produrre con maggiore rispetto per l'ambiente, un aspetto sempre più importante per i marchi del settore moda che cercano soluzioni sostenibili.
Inoltre, l'uso di stampanti 3D permette di ridurre le distanze nella catena di fornitura, poiché molte delle componenti possono essere prodotte in loco, senza dover dipendere da fornitori esterni. Questo riduce non solo i tempi di consegna, ma anche l'impatto ambientale derivante dalla logistica.
Conclusioni: una nuova era per la moda grazie alla stampa 3D
La storia di Florenradica è solo uno dei tanti esempi di come la stampa 3D stia trasformando il settore della moda. Le aziende che investono in questa tecnologia, come Florenradica con le sue stampanti Ultimaker, sono in grado di rispondere più rapidamente alle richieste del mercato, mantenendo elevati standard di qualità e personalizzazione. L'adozione della stampa 3D non è più una scelta riservata a pochi, ma una strada percorribile per qualsiasi azienda che voglia innovare e rimanere competitiva.
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Articolo originale in lingua inglese disponibile qui.