Il progetto
Insieme stanno sviluppando un nuovo metodo di fabbricazione additiva che permetta di superare i limiti dello stampaggio a layer. L’idea nasce con l’obiettivo di sfruttare la libertà di movimento nello spazio di un braccio robotico combinata con libertà di produzione offerta dalle stampanti 3D.
Dalle analisi effettuate sui pezzi stampati in 3D con qualsiasi metodologia, è evidente che questi presentano delle superfici di debolezza lungo i piani.
La sinergia tra le due tecnologie invece permette di ottenere layer che si sviluppano in tre dimensioni e non solo a strati “bidimensionali”. Questo è molto vantaggioso, in particolare nel caso di pezzi meccanici sottoposti a sollecitazioni composte. Inoltre orientando l’ugello perpendicolarmente alla superficie del pezzo la qualità di stampa risulta superiore.
A chi è rivolto
Il nuovo progetto è rivolto a tutti gli ambiti che prevedono la realizzazione di manufatti con geometrie complesse.
Questa tecnologia ha il potenziale di rivoluzionare molti settori: a partire da quello meccanico in cui la resistenza dei pezzi è fortemente determinata dalla direzione delle fibre, al settore architettonico e di design dove ciò che più conta è la forma ricercata.
I materiali utilizzabili sono PLA, ABS, Nylon.
Maggiori informazioni
Le prime release saranno in mostra a partire da oggi, 4 Ottobre al BI-MU, la fiera dedicata alla robotica e all’automazione.
Per maggiori informazioni e per scoprire tutte le novità, vieni a trovarci in fiera (stand KUKA E29/D20) oppure vistita il nostro sito dedicato alle nuove soluzioni di stampa 3D.